Ci siamo raccontati sulla rivista Ticino Welcome nel numero di settembre 2022. Di seguito trovate l’estratto all’intervista con Francesco Soldati che racconta della nostra società e del suo approccio empatico con i clienti.
Nella vostra presentazione vi definite “la più grande società di intermediazione assicurativa tra le piccole imprese e la più piccola società di intermediazione assicurativa tra le grandi imprese del settore in Ticino”. Che cosa significa?
«Nel panorama dei brokers assicurativi ticinesi operano una settantina circa di società, ma sono non più di una decina quelle che, per volume di premi raccolti, occupano una posizione preminente sul mercato. Noi possiamo ben dire di fare parte di questa esigua pattuglia, ma a differenza delle altre grandi società con le quali siamo chiamati a confrontarci, non abbiamo strutture organizzative talvolta molto complesse e neppure un elevato numero di dipendenti e/o collaboratori. Ciò vuol dire che i risultati molto positivi che riusciamo ad ottenere sono principalmente il frutto del rapporto che siamo stati capaci di costruire con la nostra clientela e della qualità dei servizi che riusciamo a fornire. Mi piace ripetere che il 51% del nostro lavoro è fatto di cuore e passione per il lavoro, e il 49% di testa, cioè capacità di cogliere le esigenze dei clienti e soddisfarle nel migliore modo possibile. Arrivo a dire che la differenza la fanno un rapporto empatico nelle relazioni umane e il cuore che guida ogni nostra azione».
Quali sono state le principali tappe che vi hanno portato ad assumere questo ruolo di rilievo nel panorama dei brokers assicurativi in Ticino?
«Posso dire di essere nel ramo assicurativo fin dal 1985 quando sono entrato, quasi per caso, a far parte di un grande gruppo del settore. La scelta di fondare 1291 Insurance Brokers SA nasce dal mio desiderio di mettermi in proprio avvalendomi delle molteplici esperienze maturate nel corso degli anni, nel rispetto di una filosofia di vita, prima ancora che aziendale, improntata sull’aiuto e sul sostegno reciproco. Questi valori ci guidano in una professione delicata, che richiede tatto, ascolto e comprensione. Perché entriamo nella sfera personale e professionale di uomini e donne che dobbiamo imparare a conoscere e a capire, giorno dopo giorno».
Il vostro è un servizio offerto a 360°. In che modo assistete in ogni fase la vostra clientela?
«La forza delle piccole cose. È questo un concetto che i miei collaboratori e io applichiamo nell’attività di tutti i giorni. Siamo sempre pronti a rispondere a ogni ora del giorno a una tele- fonata o una mail con professionalità, passione e dinamismo per qualsiasi tipo di esigenza: a fianco del cliente e non dall’altra parte della scrivania. Il nostro modo di lavorare è focalizzato sulle soluzioni che cerchiamo in mo- do aperto e trasparente nell’interesse del cliente. In tanti anni di esperienza abbiamo imparato prima di tutto ad ascoltare, a porre le domande giuste, a capire le esigenze. Analizziamo le attività, i beni, gli asset del cliente, ovvero i suoi punti di forza e i suoi elementi di fragilità. Esaminiamo nel dettaglio i contratti e le polizze assi- curative in essere. Ci confrontiamo a 360 gradi con il cliente, verificando ciò che funziona, ciò che a nostro parere non è allineato alle sue esigenze e aspettative e ciò che non è pertinente. Passo dopo passo valutiamo l’intera situazione assicurativa e proponiamo, in una logica di sistema complessivo, le nostre offerte, ovviamente il- lustrandole in modo dettagliato. Infine definiamo i rapporti con le differenti compagnie di assicurazione. Un ambito particolare riguarda poi, spesso su segnalazione di avvocati o fiduciari, la situazione di cittadini stranieri che intendono trasferire la loro residenza in Svizzera e che richiedono una specifica assistenza in campi anche non strettamente assicurativi».
Nella vostra attività di consulenza un ruolo fondamentale lo riveste senza dubbio la qualità dei collaboratori…
«Investiamo molto su collaboratrici e collaboratori, sulla loro formazione e competenza e sullo stile della consulenza. Sono assolutamente convinto riguardo alla necessità di trasmettere a tutti il concetto di una intelligenza emotiva che deve essere applicata nei rapporti umani prima ancora che nelle relazioni professionali. Perché, in ultima analisi, sono proprio i rapporti umani a fare la differenza. Fin dall’inizio mi sono battuto affinché 1291 Insurance Brokers fosse, pur nel totale rispetto della riservatezza e della privacy del cliente, una vera e propria “casa di vetro”, dove la trasparenza nelle azioni e nei comportamenti costituisce un valore condiviso da tutti, dai vertici aziendali all’apprendista che fin dal suo primo giorno in azienda entra a far parte di quella che è prima di tutto una famiglia basata su valori, rispetto, solidarietà e aiuto reciproco. Tra di noi come nei confronti dei nostri clienti».
Di recente avete rinnovato il vostro sito internet. Più in generale quali sono le vostre strategie di comunicazione e marketing?
«Quando ho costituito 1291 Insurance Brokers ho voluto inserire quella data perché ricorda l’anno in cui i rappresentanti dei cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo strinsero un’alleanza che avrebbe dato nascita all’odierna Svizzera: un paese di uomini liberi all’insegna di «Tutti per uno, uno per tutti». E nel logo ho voluto richiamare la forma di uno scudo che simboleggia la difesa di quei valori costitutivi. Da allora il mondo è profondamente cambiato e anche il nostro “scudo” si è aperto a significare l’attenzione e l’adeguamento a tutte le trasformazioni, in primo luogo tecnologiche e digitali, che nel tempo hanno modificato il nostro lavoro, senza tuttavia rinunciare ad un modo di essere svizzeri che significa per noi etica, professionalità, affidabilità ed efficacia. E a questo senso di appartenenza svizzera si riferisce anche la pubblicazione di un calendario che ogni hanno rende omaggio alle eccellenze ambientali, sociali e culturali che contraddistinguono il nostro Paese».